Un sondaggio di AlmaDiploma in collaborazione di AlmaLaurea pubblicato a fine settembre che ha coinvolto ragazzi degli ultimi due anni delle scuola superiori di 246 istituti ha portato alla luce grosse differenze nell’esperienza della Didattica a Distanza (DaD) tra i ragazzi che frequentano gli istituti professionali e quelli che invece frequentano il liceo o gli istituti tecnici, nonché grosse disparità in termini di risorse tecnologiche.
La maggior parte di chi frequenta il professionale ha infatti a disposizione in casa meno strumenti tra pc, tablet e smartphone dei loro compagni di altre scuole: solo il 43% di loro aveva a disposizione un proprio pc, contro il 55% di chi frequenta l’istituto tecnico e il 59% dei liceali. Inoltre il 15% dei ragazzi al professionale aveva a disposizione solo uno smartphone per seguire le lezioni, contro il solo 3% dei coetanei liceali.
Nonostante l’oggettiva maggiore difficoltà statistica che hanno avuto nel seguire le lezioni online risulta che proprio gli studenti degli istituti professionali sono stati quelli più soddisfatti dall’esperienza della DaD: addirittura il 36% degli studenti professionali dichiara di concentrarsi meglio nel seguire le lezioni a distanza, contro il 27% degli istituti tecnici ed il solo il 21% dei liceali.
Tuttavia rimane da capire se davvero la DaD è stata per questi ragazzi effettivamente utile, o se invece il problema risiede nella scarsa soddisfazione della normale vita di classe.