La forza delle parole, Stefano Bartezzaghi ed Elisabetta Pozzi al Festival Orientamenti
15 Novembre 2024
Bertezzaghi_Pozzi_Sala1-18

Stefano Bartezzaghi, linguista, intellettuale ed enigmista, gioca con le parole da sempre.
Elisabetta Pozzi è attrice, regista e direttrice didattica della scuola del Nazionale di Genova.
Quanto contano le parole? Quanto possono pesare nei commenti, nei modi di dire e nelle attribuzioni che se ne fanno? Una stessa parola può avere due significati diversi non solo a seconda del contesto, ma anche in base al genere cui si riferisce.
Attraverso un monologo di Elisabetta Pozzi e con l’esperienza di Stefano Bartezzaghi, abbiamo  capito  come è possibile che semplici calzature, se si cambia una sola lettera, possano assumere i toni di una violenza verbale.
Il linguista e l’attrice, inoltre, hanno approfittato per raccontare a ragazze e ragazzi com’è nato il loro amore per la parola e quale strada hanno percorso per farne un lavoro.

Stefano Bartezzaghi 
Milanese, ha cominciato a collaborare con tutte le principali riviste enigmistiche italiane, come autore e solutore di giochi, a nove anni. In età non precoce avanzata si è invece laureato all’Università di Bologna con una tesi in semiotica seguita dal professor Umberto Eco.
Dal 1987 cura rubriche su giochi, libri e linguaggio per giornali. È stato direttore di Golem, la prima rivista culturale italiana pensata solo per il web. Ha lavorato come consulente culturale alla direzione delle tre reti radiofoniche di Radio Rai e collaborato a note trasmissioni televisive.
Ha ideato il festival sull’umorismo “Il senso del ridicolo” a Livorno, di cui è stato direttore artistico dal 2014 al 2019.
Professore associato all’Università IULM di Milano, insegna Semiotica della creatività, Creatività e arte e Storytelling dei luoghi d’arte. I suoi studi attuali si rivolgono alla teoria del gioco con le parole, la revisione critica del concetto di creatività, le forme di creatività passiva, i rapporti tra lingua verbale e arti visive e le mitologie del contemporaneo.

Elisabetta Pozzi 
Nasce a Genova e vi frequenta la scuola di recitazione che ora dirige.
A soli diciassette anni interpreta “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, con la regia di Luigi Squarzina a fianco di Giorgio Albertazzi, che considera un vero grande maestro. La sua strada si è poi incrociata e affiancata a quella di tanti artisti come Luca Ronconi, Mariangela Melato, Carmelo Bene, Peter Stein, Jonathan Miller, Gabriele Lavia, Marco Sciaccaluga, Massimo Popolizio. Ognuno di loro ha in qualche modo contribuito all’esperienza teatrale di Elisabetta.
Le esperienze cinematografiche o televisive sono poche ma di grande valore. Ha lavorato con Michelangelo Antonioni, Ugo Gregoretti, Carlo Verdone, Ferzan Özpetek ed ha avuto l’onore di ricevere, tra gli altri, quattro premi Ubu, il Duse alla carriera, due premi della critica, un David di Donatello e il premio Ipazia.
Oltre al lavoro di attrice e di direttrice didattica della scuola del Nazionale di Genova, si occupa di promozione della drammaturgia contemporanea e di regia.

Consigliati

FINANZIATO FONDO SOCIALE EUROPEO

Organizzazione

Con il patrocinio di

Comitato promotore

Media partner

Con il supporto di