Tutto è iniziato con un gesto semplice, quasi casuale: seguire il compagno di banco al campo di rugby ad Avezzano. Quel giorno, Giovanbattista Venditti non immaginava che stava prendendo la strada per una vita fatta di sfide, sacrifici e grandi emozioni. Da quel primo allenamento, è nato un amore che lo ha portato a lasciare casa a soli 15 anni per inseguire un sogno, passando dalla Capitolina di Roma fino alla maglia azzurra e ai palcoscenici del Sei Nazioni.
Venditti, con le sue 44 presenze in Nazionale, racconta un rugby che unisce, dove l’avversario non è mai un nemico, ma un compagno con cui condividere il valore del rispetto. Lo spirito combattivo, ereditato dal padre pugile, lo ha accompagnato in ogni meta decisiva, come quella storica contro il Sudafrica, che Sergio Parisse ha definito “la più importante nella storia del rugby italiano”.
Oltre il campo, Venditti è un uomo di famiglia e fede, devoto al Cammino neocatecumenale e appassionato di moto. La sua storia dimostra che il rugby non è solo uno sport: è una scuola di vita, dove un gesto semplice, come quello di seguire un amico, può cambiare tutto. E nel cuore di ogni battaglia c’è sempre spazio per i valori che contano davvero: rispetto, amicizia e passione.