Durante il Salone Orientamenti abbiamo scelto di ricordare, nel trentennale delle stragi, l’impegno di due uomini legati allo Stato (e non al potere), servitori dello Stato, dai ritmi e dalle capacità di lavoro sorprendenti, con un senso del dovere superiore agli interessi della propria famiglia. Due uomini che rappresentano oggi un modello di interpreti della giustizia, un esempio di forza, coraggio e lotta per la libertà.
Un’eredità enorme lasciata ai giovani e a tutta l’opinione pubblica. Eredità raccolta in una rivoluzione culturale per dimostrare che la legalità parte dalle azioni quotidiane di tutti, grazie alla “capacità di costruire memoria” e di assumere ciascuno per la propria parte una porzione di responsabilità civile e civica, ripetendo la lezione di Falcone e Borsellino: le mafie non sono invincibili.
Maria Falcone e Salvatore Borsellino (insieme a tanti altri ospiti) hanno incontrato i giovani liguri e ci hanno ricordato che l’impegno per la difesa dello Stato di Diritto, la fedeltà ai diritti fondamentali di ogni cittadino, la volontà di proteggere e migliorare la qualità della vita sono valori sacri da difendere sempre.
Le loro testimonianze, visibili online, possono sicuramente essere uno spunto di riflessione anche per rileggere l’attualità degli avvenimenti e avviare confronti in classe.