Genova. Si è svolto questa mattina al Salone Orientamenti l’incontro tra il commissario per l’emergenza Covid generale Francesco Figliuolo e gli studenti liguri presenti al Salone, introdotto dall’assessore all’Istruzione di Regione Liguria Ilaria Cavo.
Un incontro dal titolo “React: la via per la ripatenza” che ha visto l’auditorium della sala Grecale al massimo della capienza, nel rispetto delle normative, con i ragazzi delle scuole superiori e le “bussole” in alternanza scuola lavoro, attenti ad ascoltare la sua testimonianza.
Il commissario Figliuolo, dopo aver salutato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha raccontato ai ragazzi come è stata gestita la pandemia, dai primi momenti.
“Occorreva reagire rapidamente contro il virus – ha detto Figliuolo – all’inizio abbiamo adottato solo misure di contenimento, la svolta vera si è avuta quando è arrivato il vaccino.
Le difficoltà erano dovute alle poche dosi disponibili e ai pochi vaccinatori, da qui la pressione nei confronti delle case farmaceutiche portata avanti anche con l’Europa, grazie anche al presidente della Repubblica e del Consiglio.
Abbiamo agito sui punti di somministrazione e allora c’è stata una rinascita dell’Italia che ha saputo fare squadra, c’è stato un coinvolgimento di tutti: il volontariato, le associazioni, i medici di medici generali, gli imprenditori, i farmacisti e i pediatri di libera scelta; così nel giro di poche settimane, da marzo a fine aprile, abbiamo raggiunto il traguardo delle 500.000 somministrazioni al giorno e nonostante varie traversie, perché la vita non è mai sempre semplice come uno se l’aspetta, con il problema dei due vaccini adenovirali, c’è stato uno sforzo corale e i risultati sono stati raggiunti, perché dietro al generale Figliuolo c’è una struttura costituita dalle Istituzioni, dalle regioni, dalle province autonome, dalle professioni sanitarie, dai militari, dalle aziende e dai volontari che hanno lavorato insieme con slancio e entusiasmo perché il vaccino è un dovere civico e morale.
L’architrave della campagna è stata l’ordinanza del 9 aprile che diceva chiaramente che le vaccinazioni andavano fatte prima agli anziani e ai deboli e poi abbiamo ampliato agli altri. Oggi abbiamo raggiunto obiettivi importanti anche se non siamo ancora alla parola fine”.
Il generale Figliuolo ha ricordato che “l’Italia è diventata un caso di studio che dimostra che quando si fa squadra si vince: ha infatti protetto con almeno una dose quasi l’87% della popolazione, oltre 46milioni e 900mila persone dai 12 anni in su sono state vaccinate.
E ora sono già state somministrate a 3.400.000 persone le terze dosi. Un grande risultato che vede l’Italia tra i primi posti in Europa”. “ E sapete quale è la cosa di cui sono piu orgoglioso? – ha proseguito il generale Figliuilo – E’ che i giovani , cui abbiamo aperto le porte della vaccinazione più tardi degli altri, hanno raggiunto una percentuale di vaccinazione che si avvicina a quella delle classi più anziane.
Quindi c’è questo collegamento tra i nonni e i nipoti e questo è bello perché i giovani stanno dando a tutti noi, a quelli dell’età di mezzo, una grande lezione.
Loro si fidano della scienza, sono pronti al futuro, sanno che cosa vuol dire mettersi in sicurezza e sono anche generosi perché, così facendo, mettono in sicurezza i propri nonni”.
“Noi tutti siamo fortunati di essere in Italia – ha continuato Figliuolo – e questa fortuna dobbiamo orientarla al bene comune, dobbiamo fare squadra, e dobbiamo cercare di essere generosi per chi ha meno di noi e ve lo dice uno che è stato in giro per il mondo, su tanti teatri di sofferenza e ci sono persone che sono meno fortunate di noi, come le persone più fragili e noi dobbiamo essere generosi , la vaccinazione ci da questa opportunità”.
“Oggi qui a Genova si guarda al futuro – ha aggiunto il Commissario – io vi dico: sacrificatevi, applicatevi, ma siate fiduciosi perché ritengo che voi giovani abbiate tanto da dare. L’impegno e il sacrificio alla fine pagano.
Noi dobbiamo reagire ed essere saldi, cercare di fare il meglio per noi stessi perchè il mondo che ci circonda sia anche migliore. “
“Un’importante lezione dal generale Figliuolo – ha commentato l’assessore Cavo – E’ stato un incontro efficace, che ha dato agli studenti messaggi di speranza e concretezza. Un incontro che ha riconosciuto ai ragazzi il grande senso di senso di responsabilità che hanno avuto in questa fase storica.
Li ha di fatto eletti a simbolo del React. Molto significativa la risposta a una domanda di una studentessa che ha chiesto cosa possono continuare a fare per il paese: siamo noi che dobbiamo fare di piu’ per voi, è stata la risposta”.
Molte e appropriate le domande arrivate dai giovani in sala sul mondo che verrà e su come sarà possibile superare il momento e ritornare alla normalità, su come affrontare la paura del futuro e sulle influenze della tragica esperienza.
Il Generale ha risposto molto ampiamente a partire dal rientro delle scuole in presenza che è fondamentale per lo sviluppo psicofisico dei giovani. Figliuolo ha detto che oggi l’Italia è messa bene sul fronte del contenimento della pandemia, nonostante alcuni focolai.
Sulle misure di contenimento ha ribadito l’importanza di accelerare sulle terze dosi per poter ritornare a una vita migliore e in comune.
L’Italia, ha detto Figliuolo , sta superando le previsioni di crescita, ma molto dipende dalla capacità del sistema di essere resiliente cioè di riprendersi e ha lanciato un appello alla fiducia e all’impegno.
“Sono sicuro che sarete la linfa nuova vitale per l’Italia di oggi e del domani e speriamo di essere all’altezza delle vostre aspettative – ha concluso – Voi però dovete impegnarvi, essere generosi, godervi la vostra freschezza e la vostra gioventù, non guardare al dito, ma alla luna”