Un recente studio dell’Istat ha censito gli itinerari museali del nostro paese, grazie al quale è possibile farsi un’idea di quali siano state fino all’arrivo della pandemia di Covid-19 le principali mete turistiche italiane, sia per i viaggiatori stranieri che connazionali.
Iniziamo!
Innanzitutto cominciamo con il dire che in Italia sono censiti quasi 5mila (4908) attrazioni turistico-culturali, di cui ben 3800 sono classificati come monumenti o complessi monumentali, oltre come 320 aree e parchi archeologici ed infine circa 70 come strutture ecomuseali.
Tenendo conto che il numero di visitatori è piuttosto soggetto a quanto le singole località siano universalmente conosciute, non stupisce che Roma, dall’alto degli oltre 25 milioni di visitatori figuri in cima alla graduatoria in fatto di numeri di turisti accolti assoluti, staccando nettamente la coppia campana costituita da Pompei (13 milioni) e Caserta (12,4).
Poco sotto il podio compare Firenze con i suoi 12 milioni di visitatori, prevalentemente attribuibili agli Uffizi e che registra un numero praticamente più che doppio rispetto ad un’altra grande meta del turismo italiano come Venezia, ferma a poco meno di sei milioni (5,9).
A separare queste due città, al quinto posto della classifica, con numeri molto prossimi a quelli di Firenze (10,2 milioni) spunta l’itinerario che ha come museo principale la Villa Medicea di Poggio Caiano, ma che comprende poi tutta la zona ad ovest di Firenze e che si estende anche tra le province di Prato e Pistoia.
Numeri impressionanti che dimostrano come il settore turistico sia ottimo per investire nel proprio futuro lavorativo.