Unicef ha provato a misurare il benessere percepito dagli adolescenti di 41 paesi del mondo e se ne evince che tre quindicenni su quattro dichiarano di essere tutto sommato soddisfatti della propria vita. L’Italia si trova circa a metà classifica, al 19mo posto.
Ciò che emerge di importante dalla ricerca è però che vivere in una nazione ricca non garantisce automaticamente maggiore felicità: infatti sebbene i paesi del nord Europa siano quelli in cui si registra generalmente un tasso di benessere generale più alto, tra i paesi con le percentuali più alte di giovani soddisfatti troviamo Messico e Romania.
Nella maggior parte dei paesi dalle economie avanzate più di due ragazzini su cinque risultano insoddisfatti del proprio fisico, o perché si vedono troppo grassi o perché troppo magri. In Italia in particolare il 27% degli adolescenti tra gli 11 ed i 15 anni si vede in sovrappeso o obeso, mentre il 13% si percepisce come troppo magro. Le ragazze in particolare tendono a pensare di essere in sovrappeso anche quando non lo sono.
Questo genere di risultato e di insoddisfazione personale è molto probabilmente figlio della sempre maggiore e radicata importanza dei social network all’interno della cultura popolare dei paesi “avvantaggiati” che espongono i giovani alle artificiose vite perfette dei coetanei, spingendoli ad un confronto costante che giocoforza li fa sentire inadeguati; anche all’interno di un’economia classificata statisticamente come “privilegiata” ci sono segmenti di popolazione più o meno ampi che non lo sono affatto.